Qualche giorno fa mi è stato chiesto, per l’ennesima volta, un
cucciolo di razza maltese ‘toy’.
Come sempre in questi casi, ho spiegato alla mia cortese
interlocutrice telefonica che la razza maltese, già di piccola
taglia, non contempla la distinzione in ‘toy‘; al che, la persona
dall’altro capo del telefono, con aria molto scettica, mi ha
informato che una sua conoscente aveva acquistato un soggetto così
definito (maltese toy) che peraltro si distinguerebbe dal maltese
‘normale’ per essere a PELO CORTO ed ONDULATO!!!
La conversazione telefonica si è pressappoco conclusa così.
Così come sono quasi certo di non essere riuscito a convincere la
mia interlocutrice della bontà delle mie affermazioni, in netto
contrasto con quanto da lei sostenuto.
Cosa dire: questo appena illustrato è un problema diffuso che
l’allevatore incontra quasi giornalmente. Il pubblico, per forza
di cose non competente, che non è una colpa, è però disposto a
‘bersi’ qualsiasi tipo di ‘leggenda metropolitana’ che sembra
confacersi ai propri desideri, dando così credibilità ai ‘sentito
dire’, alle ‘cugginate’ o peggio ai millantatori che per ignoranza
o convenienza spacciano per vere le più curiose assurdità.
Se non siamo all’asino che vola, poco ci manca.